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- Chi era Paola Borboni
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Paola Borboni all’anagrafe Paolina (Golese, 1º gennaio 1900 – Bodio Lomnago, 9 aprile 1995) è stata un’attrice italiana. Nella sua carriera, durata l’intera vita,
passò dal cabaret alla rivista, dal cinema alla televisione e recitò opere di autori prestigiosi. La Borboni fu la prima persona, e forse l’unica, che riuscì a far parlare
il pappagallo della popolare trasmissione televisiva Portobello di Enzo Tortora, nel gennaio del 1982.
Ha partecipato anche a molti film, ha lavorato in radio ed è comparsa spesso in televisione, ma il suo vero mondo era il teatro, come lei stessa ha sempre ammesso.
Biografia
Nacque nel quartiere Golese di Parma (allora comune a sé stante), il primo giorno del 1900, una data particolare che la portava tra ironia e compiacimento a definirsi “la prima attrice del secolo”. Donna dall’ego potente, di mente vivacissima e di spirito libero, la Borboni può essere considerata, per il suo essere tutt’uno con il teatro e il recitare, il contraltare femminile di Vittorio Gassman, che peraltro era di oltre vent’anni più giovane. Nel 1916 debutta a Lodi nella commedia dei fratelli Quintero Il fiore della vita per lei appositamente allestita dal padre impresario lirico. L’anno successivo, dopo aver frequentato i corsi di recitazione tenuti da Teresa Boetti Valvassura, entra ufficialmente in arte nella compagnia di Alfredo De Sanctis[1] nel dramma di Salomon Asch Dio della vendetta. Nel 1918 partecipa al suo primo film, Jacopo Ortis.
Dopo avere recitato un anno nella compagnia di Helena Wnorowska diretta da R. Calò, nel 1920 è con Irma Gramatica e durante la malattia dell’illustre attrice sostiene il ruolo di primadonna. Dal 1921 al 1930 è prima attrice accanto ad Armando Falconi: sono di questo periodo i trionfi in Diana al bagno, Alga Marina (dove recitò a seno scoperto, primo nudo teatrale in Italia) e il primo incontro con il teatro di Pirandello come Gasparina in Ma non è una cosa seria. Nel 1930-31 è in società con Lupi e Pescatori e, nel 1932-34, primattrice con Ruggero Ruggeri. Nel 1935 intraprende il capocomicato con Piero Carnabucci, per poi tornare nel 1940 con Ruggeri, dopo aver interpretato la rivista di Michele Galdieri Mani in tasca naso al vento accanto a Odoardo Spadaro.
Di questi cinque recital restano come preziosa testimonianza due dischi fonografici, incisi dalla Borboni nel 1959-60. Il poeta Mario Luzi nel 1992 scrive per la Borboni il monologo Paola la commediante: il testo doveva essere rappresentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto, ma l’attrice, per varie ragioni, non riuscì mai a portare l’opera in scena. Ma la sua grande passione è Pirandello, che recita per sei anni, in tre diverse compagnie, finanziandone una, fra l’altro, con i proventi di una rivista (Mani in tasca e naso al vento di Galdieri, in scena nel 1939, con Odoardo Spadaro), e a Pirandello è tornata fino alla fine, con Io e Pirandello della stagione 1991-1992 e l’ultimo Berretto a sonagli del 1994. Paola Borboni ha calcato tutte le scene d’Italia ed è stata attrice assolutamente completa:
Paola Borboni, in compagnia del marito Bruno Vilar
Il 18 dicembre 1972 sposò Bruno Vilar, poeta e attore di quarantadue anni più giovane. Il 23 giugno 1978 ebbero un incidente d’auto, in seguito al quale Vilar morì a soli 36 anni e lei fu costretta alle stampelle a vita senza dover però diradare la sua brillante carriera artistica.
LA MORTE
Paola Borboni morì il 9 aprile 1995, in una casa di riposo a Varese, colpita da ictus. È sepolta a Parma, al cimitero della Villetta all’ingresso del reparto San Pellegrino, nella tomba di famiglia con le sorelle Anna (1901-1982) ed Elena (1904-1984), unitamente al vecchio zio Giuseppe.