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- Chi era Alida Valli
- Biografia
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Alida Valli, nome d’arte di Alida Maria von Altenburger, baronessa von Markenstein und Frauenberg (Pola, 31 maggio 1921 – Roma, 22 aprile 2006), è stata un’attrice italiana. È passata alla storia grazie al suo inconfondibile charme, a quell’eleganza ormai rara, alla straordinaria sensibilità e alla bellezza talmente particolare e sofisticata da lasciare chiunque senza parole.
Biografia
Nacque a Pola da madre istriana, la pianista Silvia Obrekar, e da padre trentino, professore di filosofia e critico musicale con ascendenze aristocratiche, barone Gino Altenburger von Marckenstein und Frauenberg, appartenente a nobile famiglia di origini tirolesi. All’età di 8 anni si trasferì sul Lago di Como con la famiglia e nonostante vari viaggi e spostamenti non tornò più nella sua città natale. Ma nel suo diario esprime un grande rimpianto per Pola. «A Pola ho sempre scelto di non tornare», troppo strazio. «Hanno offerto ad Alida Altenburger la cittadinanza onoraria di artista croata! Ho risposto che troppe volte, come la mia città, avevo cambiato pelle, ma sono nata e morirò italiana».
Nel 1936 adottò il cognome d’arte Valli scegliendolo, pare, dopo aver consultato a caso un elenco telefonico. Il cognome originale infatti risultava troppo difficile e serviva un nome con maggiore fascino sul pubblico.
Durante i primi anni a Roma ritrovò l’aviatore Carlo Cugnasca (nato in Svizzera il 22 agosto 1913), che aveva conosciuto qualche anno prima e si fidanzarono. Purtroppo il tenente comasco morì sui cieli di Tobruk in Libia il 14 aprile 1941.
Poco prima della fine della guerra conobbe il musicista e compositore Oscar De Mejo che sposò e con il quale ebbe due figli Carlo, anch’egli attore, e Larry, che seguirà le orme paterne diventando musicista jazz; dopo 8 anni i due divorziarono. All’inizio degli anni cinquanta si fidanzò con Piero Piccioni grande amico e collega del primo marito ma il legame non resse anche a causa della pressione mediatica creatasi con il caso Wilma Montesi che vedeva coinvolto proprio il musicista, figlio di un ministro dell’epoca. Sul set di Senso conobbe Giancarlo Zagni assistente alla regia grazie al quale fece il suo debutto teatrale e che fu suo compagno per una quindicina di anni.
Carriera
Tra il 1941 e il 1943 per il regista Mario Mattoli interpretò tre film realizzati uno di seguito all’altro e definiti “i film che parlano al vostro cuore”: Luce nelle tenebre, Catene invisibili e Stasera niente di nuovo dove cantò la celebre canzone Ma l’amore no (di Galdieri – D’Anzi), che divenne la canzone italiana di maggior successo e più trasmessa dall’EIAR nel corso dei due ultimi e più bui anni di guerra.
Furono anni di intenso lavoro, in cui arrivarono anche copioni drammatici. Dopo il ruolo di Manon in Manon Lescaut (1940) di Carmine Gallone, fu la volta del ruolo di Luisa in Piccolo mondo antico (1941) di Mario Soldati, che al Festival di Venezia le valse un premio speciale concesso dal conte Giuseppe Volpi come miglior attrice italiana dell’anno[2]. Fu proprio grazie a questo film che l’attrice cambiò registro, in una intervista dichiarò infatti che aveva smesso di “giocare” e iniziato a “interpretare”. Nello stesso anno perse il proprio fidanzato Carlo Cugnasca, caduto in guerra.
Nel 1942, i suoi film Noi vivi e Addio Kira! di Goffredo Alessandrini, presentati a Venezia come opera unica ma distribuiti divisi perché la lunghezza superava le 3 ore, subirono, su pressione di Mussolini, la censura fascista. .Nel 2004, la Croazia decise di premiarla come grande artista croata, ma lei rifiutò il premio affermando: “Sono nata italiana e voglio morire italiana”
La morte
Morì nella sua abitazione a Roma il 22 aprile 2006, all’età di 84 anni; il 24 aprile fu allestita la camera ardente al Campidoglio , dopo la commemorazione laica, il pomeriggio dello stesso giorno vennero celebrati i funerali religiosi nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli, alla presenza di tantissima gente comune e moltissimi volti del cinema e della politica; dopo 6 mesi d’attesa in cerca di sepoltura, l’attrice venne tumulata nel Cimitero Monumentale del Verano di Roma.
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